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Rottamazione
conclusa Riesumato il Mattarellum Perché
venisse riesumato il “Mattarellum”, sistema elettorale del secolo scorso,
all’interno del Pd deve essere cambiato qualcosa di molto profondo, tanto più
se si pensa che la Consulta deve ancora pronunciarsi sull’Italicum. Con la
“rottamazione” anche la vocazione maggioritaria del partito democratico ha
perso smalto e si ritorna ai tempi de “l’Ulivo”, quando vi era una coalizione
di partiti alleati che candidava persino un premier estraneo al partito di
maggioranza relativa, com’era allora Romano Prodi. Uno schema presto
superato, visto che “l’Italicum” prevedeva il premio di maggioranza al
singolo partito più votato, quando il “Mattarellum”, lo distribuiva alla
coalizione. In pratica, con il “Mattarellum”, più ampia è la coalizione, più
vi sono possibilità di vincere le elezioni. Le riserve nei confronti di
questo sistema non possono essere dovute al fatto che la vita politica
italiana si è tripartita, come pure hanno detto alcuni esponenti di Forza
Italia. Anche nel 1996 e nel 2001 i poli erano tre, essendo Rifondazione
comunista perfettamente autonoma e comunque un sistema maggioritario quale
che sia, si rivolge a soggetti politici ambiziosi di diventare il primo
partito dopo il voto. I liberali inglesi ad esempio, sono sempre stati
penalizzati dal maggioritario secco in uso nel loro paese, sono una forza del
15, venti per cento dell’elettorato, ma hanno sempre accettato quel sistema
elettorale sperando di tornare il primo partito, come accadde loro nell’800.
Il problema del “Mattarellum” è piuttosto il recupero proporzionale, lo
scorporo e il possibile accordo di desistenza, tutti elementi che
contribuiscono a limitare ulteriormente la rappresentanza effettiva del voto
dell’elettorato, oltre che a poter creare anomalie nelle due camere. Il
“Mattarellum” funzionò nel suo complesso, le maggioranze delineate furono
sempre nette, ma venne accantonato comunemente, anche perché dal bipolarismo
si volle passare al bipartitismo. Se questo passaggio oggi si considera in
crisi, torni pure il “Mattarellum”, anche se sarebbe interessante ascoltare
un parere della corte costituzionale su di esso alla luce della sentenza che
verrà emessa sull’Italicum. Roma, 20
dicembre 2016 |
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